SCORCI DI MILANO ... LE CINQUE VIE E IL PALAZZO IMPERIALE ROMANO
Io non sono milanese di nascita, ma solo per “adozione”. Trascorro infatti, nella metropoli milanese, tra le dieci e le dodici ore al giorno, se va bene, ma solamente per lavoro. Otto
ore le passo in ufficio, seduta alla scrivania e le altre le impiego per
spostarmi, andare e venire con treno e metropolitana, sono quindi una cosiddetta "pendolare"! Solo
un’ora, la mia preferita, quella appunto della pausa pranzo, la passo all’aria
aperta tra le vie di Milano con il naso all’insù per ammirare e respirare tutto
quello che la bellissima città ha da offrirmi (smog compreso!). Da sola ho
girato parecchio, ma sempre e solamente i classici luoghi dei turisti. Per
intenderci: Piazza del Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele, La Scala, Piazza
Cinque Giornate, Piazza Castello, Cairoli, Cordusio, Montenapoleone, Via della
Spiga, ecc. e non mi sono mai spinta oltre, perdendomi invece tantissimi posti
nascosti, alla fine neanche troppo bene.
Come dicevo all’inizio, da qualche tempo a questa parte, un
amico, a volte, mi accompagna per le strade di Milano e ci facciamo lunghe e
piacevoli passeggiate ed anche chiacchierate. Lui è il mio Cicerone personale
anche se, ironia della sorte, non è assolutamente milanese in quanto è nato nel
sud Italia ed ha vissuto per molto tempo a Roma trasferendosi poi
stabilmente, per un certo periodo, anche a Milano. È lui che, portandomi a
spasso per la città della Madonnina, mi ha fatto scoprire dei luoghi magici e
particolari che appunto non avevo mai visitato, dei luoghi che, se hai la fortuna di
andarci in una bella giornata di sole, di cielo terso e azzurro, ti regalano il
doppio delle emozioni che normalmente proveresti.
Come sempre quando vi parlo di qualcosa, non voglio rovinarvi
la sorpresa, che sia la lettura di un libro o una visita ad un museo, ad una
città, e per questo vi racconterò brevemente quello che potrete trovare visitando
questi luoghi e quali emozioni hanno suscitato in me. Ho imparato che si deve “suscitare la
curiosità nel lettore, senza rovinarne la sorpresa!”
Partiamo dalle “Cinque Vie”, il quartiere più antico di
Milano che esiste sin dall’epoca dell’Impero Romano. È formato da stradine che
si incrociano come una stella in un’area ricca di monumenti, fra resti
imperiali, palazzi, musei e chiese, ed è per questo motivo che viene
soprannominato “Quartiere a forma di Stella”.
A pochi passi dalla Basilica di Sant’Ambrogio, dal Duomo, da
Cordusio e dal Castello Sforzesco si snodano le cinque vie che sono: Via del
Bollo, Via Santa Marta, Via Santa Maria Podone, Via Santa Maria Fulcorina e Via
Bocchetto.
Sono cinque vie piccole piccole, strette strette ed incastrate una
nell’altra. Sono eleganti, affascinati, illuminate a festa durante il periodo
natalizio; stradine che ricordano un borgo antico, d’altri tempi, che ti trasportano quasi in un'epoca passata e che si
intrecciano come fili e si snodano tra storia e artigianato. Percorrendole non
sembrerà neppure di essere a Milano. Sono state floride di negozietti ed
attività anche se, per un periodo, tra il 2009 ed il 2010, molti negozi hanno
chiuso e sono rimasti sfitti. Ciò ha fatto sì che il quartiere perdesse parte
del suo lusso e del suo prestigio ma ora, grazie a diverse attività culturali, le
cinque vie sembrano aver ripreso vita e colore.
Camminando tra queste stradine ho trovato una chiesetta particolarmente deliziosa. È la Chiesa del Santo Sepolcro che si affaccia appunto sull’omonima piazza. È una chiesa fondata nel 1030 e davvero, a mio parere, vale la pena di entrarci. Gli interni sono particolari, ci sono delle grandi statue che raffigurano scene della cristianità come ad esempio la Lavanda dei piedi, Gesù davanti a Caifa, la Flagellazione e il Rinnegamento di Pietro, e non solo, sotto la chiesa è nascosta una cripta.
La prima cosa che dall’esterno mi ha colpita è quell’orologio
blu su una delle due torri, lo vede?

Sono rimasta una buona mezz’ora all’interno di questa chiesa,
rapita, affascinata ed in contemplazione. Sono di parte, può darsi, a me le
chiese sono sempre piaciute perché mi donano un profondo senso di pace e di
serenità; non esattamente un luogo di culto, ma un posto dove ritrovare la
concentrazione. Avverto un grande senso di spiritualità, mistero e magia.
Poche parole vorrei spenderle anche per il Palazzo Imperiale
Romano che fu una residenza costruita dall'imperatore Massimiano quando Mediolanum
(Milano), diventò la capitale dell'Impero romano d'Occidente, ovvero tra il 286
d.C. e il 402 d.C.

Oggi vediamo quel che resta del Palazzo Imperiale, delle
rovine, delle parti di murature, dei resti di quelli che un tempo erano gli
impianti termali.
Su via Brisa si apre uno spiazzo circondato dalle rovine del
Palazzo Imperiale Romano e nel mezzo la Torre dei Gorani, l’unica parte di
Palazzo Gorani che è uscito indenne dai bombardamenti della seconda guerra
mondiale.
È proprio in questo spazio, dove l’antichità si fonde con la
modernità, dove le rovine si intrecciano alle costruzioni moderne, che sono
stata metaforicamente rapita la prima volta che ci sono passata. Complice il
cielo azzurro, la tiepida giornata autunnale, i giochi di luce sulle murature
di pietra, i ragazzi che cercavano un raggio di sole per riscaldarsi e chiacchierare,
sono stata colta da una magia, da un senso di pace, da un alone di bellezza e
brillantezza. Entusiasta di questo angolo di Milano, ci sono più volte ripassata, di
proposito, ma anche per caso, camminando, mi sono ritrovata in questo spiazzo
come se ci fosse una calamita ad attrarmi. Sono profondamente convinta che il
sole e il bel tempo possano fare molto a livello paesaggistico, che possano spegnere il grigiore di
una città e favorirne la sua bellezza.
Ho scoperto una Milano viva e da vivere, una città da godere appieno, da respirare a pieni polmoni, una Milano che non conoscevo e che vi consiglio di visitare. Vi consiglio sempre, in ogni occasione, di andare alla ricerca della storia, degli anfratti, dei luoghi misteriori, meno scontati e turistici; lì trovere infatti la vera bellezza!


Commenti
Posta un commento