PAOLO DAL CANTO «IL LENZUOLO»


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LA TRAMA DEL LIBRO

Una violenza carnale, l’impronta della donna violentata e torturata che resta impressa su di un lenzuolo, una sorta di sindone che ha ben poco di sacro, ma che è l’unica testimone della crudeltà e della ferocia di cui un uomo può essere capace. Il lenzuolo diventa così il vero filo conduttore di questo originalissimo romanzo, un lenzuolo che si trasforma di volta in volta in strumento di morte, di fuga, di tortura, complice di sparizioni e uccisioni, alcova per incontri d’amore e sesso sfrenati e appassionati e per momenti di tenerezza e complicità, un lenzuolo a cui i due protagonisti affidano le loro speranze e la loro stessa sopravvivenza in un mondo popolato da personaggi ambigui, incredibili, a volte quasi soprannaturali, e dove un arcangelo e il volto di un Cristo crudele si scontrano per la loro redenzione o per la loro dannazione eterna. Un romanzo dissacrante che con impietosa lucidità e crudeltà ci accompagna nei meandri dell’animo umano senza risparmiarci scene di inaudita violenza, ma che allo stesso modo è capace di riportarci là dove amore e tenerezza sembrano poter dire ancora la loro.

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LA MIA OPINIONE

Non posso che continuare a fare (come del resto ho già fatto in passato), i miei complimenti a PAOLO DAL CANTO per questo suo primo romanzo che ho trovato assolutamente geniale e particolarmente originale.

Leggendolo, dal primo capitolo all’ultimo, ho provato una forte attrazione che mi ha spinta a continuare pagina dopo pagina, a proseguire nella lettura così che ho terminato il libro davvero in pochissimi giorni. Credo che una emozione ed una attrazione del genere verso un libro non la provassi dai tempi dell’adolescenza, per intenderci (!) dai tempi della famosissima trologia di “Harry Potter”. 

Un romanzo che, devo ammettere, non rientra particolarmente tra i miei generi letterari preferiti, ma che mi ha lasciata piacevolmente stupita.

Una trama assolutamente originale che sin dalle prime pagine dimostra tutta la sua essenza.

Il racconto si apre infatti con una inquietante aggressione sessuale, sangue ovunque, una profonda violenza narrata nei minimi particolari e senza censure, il tutto condito da tante, tantissime emozioni forti e contrastanti. E questo è solamente l'inizio! La storia che leggerete infatti, sarà assolutamente non convenzionale e fuori dai canoni.

Un racconto intenso, lucido, preciso e demoniaco.

Un susseguirsi di eventi che coinvolgono, ma soprattutto sconvolgono il lettore.

Una favola oscura e come ho già detto, ricca di tante emozioni, ma a tratti anche tenera. Due innocenti in fuga, un Arcangelo che lotta contro un Cristo crudele, spietato e rabbioso, e anche un lenzuolo maledetto all’interno del quale si nasconde una forza oscura al di sopra del bene e del male.

Una storia che vi lascerà senza fiato!

A PAOLO DAL CANTO va un grande plauso per essere stato capace di scrivere un libro così originale e con uno stile così immediato, rapido, fluente, asciutto e consapevole.

Non posso che consigliarne la lettura ad un pubblico di lettori adulti, consapevoli ed amanti del genere.




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CHI È PAOLO DAL CANTO

PAOLO DAL CANTO nasce a Bergamo nel 1964 ed inizia a scrivere sin da piccolissimo. Le sue prime opere sono i nomi di animali, di verdure e di frutta, ma passeranno un bel po’ di anni prima che questi suoi primi sforzi prendano le sembianze di qualcosa se pur lontanamente simile ad un’opera letteraria. Nel 1998 comincia a scrivere testi per la compagnia teatrale Operai del Cuore, della quale è regista, e ancora oggi per i Pensattori. Nel 2020 esce la sua prima pubblicazione con la casa editrice Mondo Nuovo, una raccolta di racconti dal titolo “L’UOMO LIVELLA”. Successivamente, nel 2021 e nel 2022 escono con la stessa casa editrice altre due raccolte: “NON DIRMI CHE TI PIACE BARICCO” e “SPUTI, per la quale si avvale della collaborazione dell’illustratore toscano Federico Quiliconi.



Ed io, PAOLO DAL CANTO, ho avuto il piacere di conoscerlo proprio durante una delle interviste in diretta sulla pagina Instagram di FRASI DI CICCOLATO in cui PAOLO raccontava di sé e del suo ultimo lavoro, “SPUTI”, appunto.

Lo stile di PAOLO DAL CANTO è irriverente, dissacrante, tragicomico e al limite del surreale, capace di emozionare e provocare.

E questo suo stile lo vediamo crescere a dismisura in questa sua ultima opera nonché suo primo romanzo da titolo “IL LENZUOLO”.


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PER CONCLUDERE

Non posso che continuare a complimentarmi con PAOLO DAL CANTO per il suo primo romanzo di grandissimo successo ed auguragli il meglio per il suo futuro! Con grandissimo piacere se vorrà, in una nuova intervista potremo parlare di questa sua ultima creazione!


Affettuosamente vostra,

Elena
@ilbellodelledonne_blog


 

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